Lara e Marina affilano le lame e puntano sempre più in alto

Anche se il loro sport non è di quelli che offrono l’opportunità di guadagnare grande spazio sui media, due giovanissime atlete trentine hanno da poco archiviato una stagione da incorniciare e da qualche settimana sono al lavoro per provare a fare ancora meglio nella prossima. La disciplina di cui parliamo è il pattinaggio artistico, i nomi sono quelli di Lara Naki Gutmann e Marina Piredda. Divise da appena due mesi, la prima è nata nel novembre del 2002 e difende i colori del Circoli Pattinatori Artistici Trento, la seconda è nata nel settembre dello stesso anno e gareggia per il Fiemme On Ice, nei mesi passati hanno fatto incetta di medaglie nelle rispettive categorie, dando lustro alla nostra provincia.
Lara, che fa parte della squadra azzurra giovanile da novembre, ha gareggiato nella categoria  Advanced Novice, conquistando in campo nazionale un argento alla gara nazionale di Bolzano, un oro in quella di Como e il titolo di vicecampionessa italiana a Courmayeur. Nelle competizioni internazionali si è guadagnata la medaglia d’oro all’Alpen Pokal di Telfs, alla  Friendship Cup di Merano, alla Trento Cup e nella gara ISU Dragon Trophy di Lubljiana. Ad esse va aggiunto un prestioso sesto posto conquistato nella gara ISU di secondo livello Gardena Trophy.


Marina non ha avuto ancora l’opportunità di disputare gare Isu (lo farà da questo inverno), in compenso nella categoria giovanile cadetti, di cui è campionessa italiana, ha costruito uno strepitoso percorso fatto di sole medaglie d’oro in questa progressione: Coppa dell’Amicizia a Merano, gara triveneta di Fondo, Trofeo Fiemme on Ice, gara triveneta di Egna, meeting di Mittenwald, gara triveneta di Feltre, Trofeo delle Regioni a Fanano e Arge Alp a Innsbruck. Nella prossima stagione Lara gareggerà nella categoria Junior Nazionale, mentre Marina nella Advanced Novice Elite.
Chi le vede danzare sul ghiaccio può solo immaginare quanto lavoro vi sia alla base di questi risultati: Lara e Marina in estate si allenano cinque ore al giorno per cinque giorni alla settimana, nel periodo in cui si svolgono le gare invece non si fermano mai. Hanno cominciato all’età di quattro anni, Lara “sedotta” dalle Olimpiadi del 2006, che ha seguito in tv, Marina dalle evoluzioni di Paolo Bacchini, che ha potuto osservare dal vivo quando muoveva i primi passi sul ghiaccio di Cavalese con una stecca da hockey in mano, disciplina abbandonata dopo dieci lezioni per abbracciare il pattinaggio.
Entrambe sanno che i prossimi anni saranno cruciali per la loro carriera, dato che in questo sport si diventa campionesse del mondo a 17 anni, e hanno le idee chiare sugli obiettivi che devono raggiungere, ovvero prima perfezionare l’elemento del doppio axel e nel contempo lavorare sul triplo. A seguire il loro lavoro come angeli custodi ci sono due allenatori, ai quali queste due ragazze devono moltissimo, ovvero Gabriele Minchio del CPA Trento e Joanna Szczypa del Fiemme On Ice. Il sogno nel cassetto di Lara, il cui modello è Michelle Kwan, e Marina, che ammira Adelina Sotnikova, è ovviamente quello di poter un giorno partecipare ai Giochi Olimpici, ma sanno bene che per coronarlo serve tanto sacrificio e anche un po’ di fortuna. Le premesse, tuttavia, sono davvero incoraggianti.

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